16° di finale - ritorno |
Finale |
1.tempo |
Marcatori |
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20 mar 2014 | NAPOLI - Porto |
2 - 2 |
1 - 0 |
21' pt Pandev; 25' st Ghilas, 30' st Quaresma, 47' st Zapata |
NAPOLI:(4-2-3-1) Reina; Henrique, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Behrami, Inler; Mertens (dal 38' s.t. Callejon), Pandev (dal 22' s.t. Hamsik), Insigne; Higuain (dal 34' s.t. Zapata). Colombo, Reveillere, Britos, Dzemaili. All. Benitez. |
Porto (4-1-4-1): Fabiano; Danilo, Mangala, Reyes, Ricardo; Fernando; Varela (dal 20' s.t. Ghilas), Carlos Eduardo (dal 17' s.t. Josuè), Defour, Quaresma (dal 35' s.t. Lica); Martinez. (Kadu, Quintero, Herrera, Agu). All. Castro. |
Ammoniti: Henrique e Fernando |
Espulsi: -- |
Angoli: 8-1 |
Recupero: 1' p.r. e 4' s.t. |
Note: Spettatori 55mila circa. |
Arbitro: Atkinson (Inghilterra) (Taylor-Pawson; Child-England). |
Napoli, 20 marzo 2014
Napoli fuori dall'Europa: ai quarti va il Porto. Gli azzurri pareggiano 2-2 al San Paolo: non bastano Pandev e Zapata, decidono i gol portoghesi di Ghilas e Quaresma. Settanta minuti di grande calcio per la squadra di Benitez, che spreca tanto e viene beffata nel finale. NAPOLI - Il Napoli dà l'addio all'Europa League. La squadra di Benitez viene eliminata agli ottavi di finale dal Porto, che ha pareggiato 2-2 al San Paolo dopo la vittoria 1-0 all'andata. Una partita incredibile per gli azzurri, che hanno dominato per 70 minuti segnando con Pandev e sprecando almeno dieci clamorose occasioni e poi sono stati beffati negli ultimi 20 minuti dal tremendo uno-due portoghese. Inutile la rete finale di Zapata, che ha evitato solo la sconfitta. Higuain e compagni sono usciti fra gli applausi dei tifosi, che hanno apprezzato la grande prestazione della squadra. APRE PANDEV - Benitez sorprende tutti i 60mila del San Paolo al momento delle scelte. Solo panchina per Hamsik e Callejon, il tecnico sceglie Pandev e Insigne per lanciarsi all'assalto del Porto, in campo senza il portiere titolare Helton (infortunato) e Alex Sandro (squalificato). Fra gli azzurri fuori anche Reveillere, con Henrique dirottato sulla corsia di destra. Il Napoli ha una voglia tremenda di fare la partita e ci mette subito grande intensità: gioca cortissimo, pressa alto, affonda sulle fasce, impone alla partita un ritmo infernale. Mertens e Insigne entrano nella difesa portoghese come coltelli nel burro, dai loro piedi nascono le primi due buone occasioni per sbloccare il risultato. La migliore capita a Henrique, che solo davanti al portiere riesce nell'impresa di spedire a lato. La pressione partenopea è costante, Insigne prima e Higuain poi riescono a dilapidare altre due ottime chances. Non sbaglia invece Pandev, su perfetta imbucata del Pipita: lo scavetto è perfetto, 1-0 e siutazione ristabilita rispetto all'andata (il macedone non segnava in Europa dal 2011 con l'Inter contro il Bayern). Esplode di gioia il San Paolo, gli azzurri continuano a premere e sfiorano diverse volte il secondo gol (pericolosissimi Mertens e Insigne). CHIUDE ZAPATA - Parte bene anche nella ripresa il Napoli, con Insigne che sfiora subito il raddoppio. Il Porto si fa vedere per la prima volta in avanti con un colpo di testa di Carlos Eduardo che mette i brividi a Reina. Ma la squadra di Benitez si rimette a giocare su alti ritmi: Higuain spreca una grandissima chance, Pandev non è fortunato di testa, Insigne non capitalizza un'altra buona occasione, sfortunato Mertens dal limite. Luis Castro inserisce forze fresche: Josuè e Ghilas per Carlos Eduardo e Varela. Benitez risponde con Hamsik per Pandev, applauditissimo dal San Paolo. A venti minuti dalla fine dopo arriva la doccia fredda: dopo un fallo di Behrami su Jackson Martinez sul quale l'arbitro lascia proseguire, la palla arriva a Ghilas, che scatta sul filo del fuorigioco e beffa Reina. Gelato tutto lo stadio, l'impresa si fa impossibile perché il Napoli per passare dovrebbe segnare due gol. Nel finale arriva anche la beffa, quando Quaresma trova il secondo gol dopo uno slalom in area. Diventa assolutamente inutile il gol di Zapata nel recupero, il Napoli saluta l'Europa: resta tanto amaro in bocca a Benitez che ora, in attesa della finale di Coppa Italia di maggio con la Fiorentina, può concentrarsi sulla rincorsa al secondo posto. |